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DIN-EN 1500? DIN-EN 14476? Efficacia contro i virus rivestiti? In questo articolo approfondiamo alcuni aspetti legati ai test di efficacia standard Europei e facciamo chiarezza sullo spettro di efficacia.
Una buona igiene delle mani ci protegge dal contagio. Chi necessita di una particolare igiene delle mani o si trova impossibilitato a lavarle accuratamente può usare un disinfettante per le mani. In ambito sanitario, disinfettare le mani più volte al giorno è parte integrante della routine quotidiana.
Ma cosa rende efficace un disinfettante per le mani? Per capirlo, è bene dare una spiegazione a concetti come "efficacia contro i virus rivestiti" e decifrare i test di laboratorio e gli standard dei requisiti.
Sebbene ci siano diverse composizioni di principi attivi che possono essere esaminate per un disinfettante per le mani, l'efficacia non può essere dimostrata solo sulla base degli ingredienti o della loro formulazione1.
La base per un disinfettante mani buono e efficace è lo spettro di efficacia dichiarato, che si ottiene con i requisiti di test specificati secondo gli standard DIN-EN.
Per determinare l'efficacia dei disinfettanti, esistono procedure di prova definite del Comitato Europeo di Standardizzazione (CEN) che si applicano a tutti i paesi europei. In Germania, questi standard sono pubblicati come DIN-EN.
Gli standard DIN-EN 1500 e DIN-EN 14476 sono importanti per la disinfezione delle mani e il test dei virus. Definiscono i requisiti che un prodotto deve soddisfare in condizioni pratiche di utilizzo e quindi determinano lo spettro di efficacia.
Nel caso dei disinfettanti mani efficaci contro i virus, ci sono tre importanti categorie di efficacia da considerare:
Per spiegare le differenze, facciamo un breve viaggio nella microbiologia:
In generale, possiamo distinguere virusrivestiti o non rivestiti. Spontaneamente, si potrebbe pensare che i virus rivestiti siano protetti dalla loro membrana e più difficili da distruggere. Invece non è così: la membrana lipidica che avvolge i virus rivestiti è sensibile e può essere distrutta da alcoli come l'etanolo o il 2-propanolo.
Quando la membrana viene distrutta, il virus si inattiva immediatamente, anche se l'interno del virus, il nucleo del virus (chiamato anche capside), rimane intatto. I virus non rivestiti sono quindi un nemico più difficile, con una maggiore resistenza alle sostanze chimiche.
Se un disinfettante è approvato secondo questi spettri di efficacia, questo verrà indicato sulla confezione prodotto.
Attenzione: per inattivare i Coronavirus, è necessaria almeno l'"efficacia contro i virus rivestiti". Per molti disinfettanti, questo standard non è dimostrato, quindi l’efficacia potrebbe venire meno.
Quando si sceglie un disinfettante per le mani, è bene assicurarsi che sull’etichetta sia riportata la nota corrispondente.2
Se i nomi esatti dei test e degli standard possono sfuggire di mente, può essere di aiuto osservare le altre indicazioni di efficacia riportate sull’etichetta dei prodotti.
Un prodotto che elimina il 99,9% della flora cutanea transitoria (batteri, funghi e virus che possono depositarsi temporaneamente sulla pelle) sembra molto efficace a prima vista. Tuttavia, i requisiti standard di efficacia secondo DIN-EN 1500 e EN 14476 vengono soddisfatti con il 99,99%.
Considerato l'enorme quantità di virus e batteri che abbiamo sulle mani, questo secondo decimale fa una notevole differenza. Quindi, è bene prestare attenzione al secondo 9 dopo la virgola!
Un buon disinfettante mani deve avere molto da offrire.
Questo vale anche per la tollerabilità cutanea?
L'alcol come ingrediente, ad esempio, tende ad essere associato a un odore forte e sgradevole, mani secche e una spiacevole sensazione di bruciore a contatto con ferite minori. In particolare il personale medico che deve poter utilizzare disinfettanti compatibili con la pelle, dato che ancor prima della pandemia4si trovava già alle prese con malattie professionali della pelle.
Inoltre, la pelle danneggiata non può essere sufficientemente disinfettata a causa della ruvidità delle zone lese, che aumenta il rischio di infezione e diminuisce l’efficacia.
Gli ingredienti per la cura della pelle sono quindi un fattore da non sottovalutare.
1Robert Koch Institute (RKI). Raccomandazione della Commissione per l'igiene ospedaliera e la prevenzione delle infezioni (KRINKO).https://www.rki.de/DE/Content/Infekt/Krankenhaushygiene/Kommission/Downloads/Haendehyg_Rili.pdf?__blob=publicationFile.Ultimo aggiornamento 22.04.2021.
2RobertKoch Institute (RKI). Bollettino epidemiologico 19/20.https://www.rki.de/DE/Content/Infekt/EpidBull/Archiv/2020/Ausgaben/19_20.pdf?__blob=publicationFile. Ultimo aggiornamento 22.04.2021.
3 Istituto federale per la sicurezza e la salute sul lavoro (BAuA). Decreto generale sull'autorizzazione dei biocidi per la disinfezione igienica delle mani.https://www.baua.de/DE/Themen/Anwendungssichere-Chemikalien-und-Produkte/Chemikalienrecht/Biozide/FAQ-3/FAQ_node.html.Ultimo recupero 22.04.2021.
4Kampf G., Löffler H., Prevenzione della dermatite da contatto irritante tra gli operatori sanitari mediante pratiche di igiene delle mani basate su prove: una revisione., Ind Health. 2007 Ottobre;45(5):645-52.
5RCTS, Reece.B: Studio RCTS n. 3295 (2014).
Utilizzare i disinfettanti in modo sicuro. Leggere sempre le informazioni su etichette e prodotti prima dell'uso.